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l’anima ora

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<<How do you know but ev'ry Bird that cuts the airy way, Is an immense world of delight clos'd by your senses five>> 

William Blake

 

l'anima orascelleriamoci l'anima ora

che sai dove gruma il sangue

che non distingui neve

                                   o albe.

(...quella veste nuda alterni

    in dono alle mie gambe)

che regia sicumera abbondi

- supponi il fato -

ad una rima lecitamente:

(...quella tregua d'asperso fumo

      tra le labbra. sì.

           mi tocchi)

scelleriamoci l'anima ora

spinta in alto, dentro

(in)volata dai tuoi lombi

frugando pelle avaramente

frugando a mente gioie piccole

                                    di bufera

e manchiamo a noi

                          una primavera

che l'odore di cristallo incupisce

quella solitaria unione al bere

                               vino e pioggia

da un cielo moribondo quale era.

mi indaghi - supponi il fato - mi china

tosse sputando al petto: folle morte.

folle. tu. concreandomi prima

                                           di morire.

 Sonia Lambertini - 10/02/2013 15:36:00 [ leggi altri commenti di Sonia Lambertini » ]

"scelleriamoci l’anima ora
spinta in alto, dentro
(in)volata dai tuoi lombi"
Poesia ricca di passione e carnalità, sentita.

 Cristiana Fischer - 10/02/2013 09:48:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

lussuria e compenetrazione che eccede il godimento, che è due (ho quasi pudore a dirlo, ma tu sai scriverlo!)

 Franca Alaimo - 09/02/2013 22:28:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Dentro questi versi c’è una forza oscura, una passione dolorosa, che sembrano spingere in alto le parole ed infilzarle dentro aculei.
Follia e morte: compagne, sempre dell’eros, ma anche della tensione mistica, perché fra le due cose la soglia di separazione è quasi nulla.

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